4 - Disposizioni semplici.
Apportiamo qualche variazione alle tre regole fissate, che avevano dato luogo alle permutazioni semplici.
La situazione è abbastanza simile a quella già vista in precedenza, con la differenza che il nostro grafo ad albero arresta la sua crescita dopo k ramificazioni, anziché arrivare necessariamente fino all'ultimo ramo. Ovviamente si arresta anche il calcolo del fattoriale decrescente, che serve per calcolare il numero di disposizioni semplici. Ad esempio, nel caso di un presidente, un vice presidente ed un segretario, scelti fra i 20 soci di una cooperativa, avremo un presidente scelto tra tutti i 20 soci, un vicepresidente scelto tra i 19 soci rimasti ed un segretario scelto fra gli ultimi 18 soci . Per calcolare il numero di tutte le disposizioni, si dovrà moltiplicare: Chiameremo fattoriale decrescente il prodotto di k fattori decrescenti a partire da n, il cui valore è: Ad esempio, con cinque lettere dell'alfabeto, si possono scrivere (5 × 4 × 3) parole di tre lettere, cioè le seguenti 60 parole:
Il valore k può essere minore o uguale ad n. E' facile capire che, per k=n, le disposizioni semplici non sono altro che permutazioni semplici di n elementi viste al paragrafo precedente, indicate però con n! in luogo di (n)n . |